TNT Post è diventata Nexive, questa operazione si definisce rebranding, cioè sostituire un marchio già conosciuto con un nuovo marchio; ma in questo caso è solo a vantaggio dell’azienda e non dei suoi dipendenti perché, nonostante le ripetute richieste della UGL, di dover presentare un nuovo piano industriale o una reale esigenza di procedere con i licenziamenti, l'azienda ha rigettato le richieste dei sindacati e ha escluso la possibilità di utilizzare gli ammortizzatori sociali, dimostrando così un mancato interesse verso i suoi lavoratori.
Ancora più grave, è stata la rigidità dell'azienda anche al cospetto del Ministero del Lavoro.
Oltre questo, alcuni postini di Nexive a causa degli stipendi non adeguati, lavorano svogliatamente e accantonano nel bidone dei rifiuti la corrispondenza, come è accaduto qualche mese fa in Emilia-Romagna.
Un’azienda di questo calibro dovrebbe prima provvedere ai diritti dei propri dipendenti e in secondo momento a operazioni quasi irrilevanti come il rebranding.
|